Disponibilità: In riproduzione, disponibili uova.
(allevate da Onizuca)
Nome scientifico: Platymeris biguttatus
Nome comune: Cimice assassina gigante africana (bianca) o Assassin bug
Famiglia: Reduviidae
Origine: Africa
Introduzione: Rincote predatore gigante (circa 4 cm) di facile allevamento, la specie più diffusa in terrariofilia.
Alimentazione: Si nutrono di altri insetti, molto usate le larve di dittero, di lepidottero o blatte, ma va bene qualsiasi insetto non predatore. Le prede devono essere di dimensioni inferiori rispetto alla cimice anche se possono predare in "branco" riuscendo così a nutrirsi di esseri più grandi di loro come piccoli topi o lucertole. Questi insetti iniettano nella preda mediante il rostro un veleno proteolitico con effetto paralizzante, predigeriscono così la preda sciogliendola e poi succhiandola.
Quando avvistano una preda solitamente si avvicinano lentamente per poi saltargli rapidamente addosso, la immobilizzano con le zampe anteriori e cercano un punto morbido dove pungerla. Solitamente mangiano una volta ogni 4\6 giorni, sono soggette a cannibalismo in particolare tra età molto diverse anche se questo fenomeno è abbastanza contenibile dando abbondante alimentazione e spazio (5 esemplari adulti possono stare in un faunabox di 35x20x20 senza problemi).
Non è obbligatorio ma meglio mettere a disposizione un piccolo contenitore con dell'acqua
Stabulazione: Va benissimo un contenitore di plastica modificato con una rete o dei buchi per permettere l'areazione o un terrario in vetro, le dimensioni variano in funzione di quanti esemplari si vogliono tenere insieme, per 10 esemplari io ho usato una scatola di 18x40x15 cm. Il terrario va allestito con della sabbia sul fondo e con delle pietre o pezzi di legno o altri elementi scenografici che permettano alle cimici di arrampicarsi e appostarsi per cacciare le prede. Questi insetti sono in grado di arrampicarsi sulle pareti di plastica quindi è necessario chiudere molto bene il contenitore.
Temperatura: Ideale tra 22 e 27°c ma sopravvivono anche a 18°c.
Umidità: Si trovano bene con l'umidità normalmente presente in casa, non richiedono nessuna nebulizzazione per facilitare le mute.
Sessaggio: La femmina ha l'addome leggermente più voluminoso del maschio, questo presenta nell'ultimo urite addominale una capsula genitale abbastanza visibile assente invece nella femmina.
Ciclo vitale: Raggiunge lo stadio adulto in circa 5 mesi in condizioni ottimali (compiendo 5 mute). Gli adulti vivono circa un anno.
Riproduzione: Esclusivamente anfigonica, depongono svariate decine di uova nella loro vita che interrano nella sabbia o lasciano cadere ovunque.
Ho provato a isolare 5 esemplari femmine prima che diventassero adulte per verificare l'ipotesi di partenogenesi ma nessun uovo si è mai schiuso (su un campione di almeno 150 uova).
le uova una volta raccolte si mettono in incubatrice su della carta assorbente o in della sabbia fine leggermente interrate, circa 2\4 mm. (anche le uova che sembrano schiacciate sono fertili) Si deve baganare bene per circa una settimana per riprodurre la stagione delle pioggie naturale, le uova si idrateranno e entro 3\4 settimane si schiuderanno, la temperatura ideale per la schiusa è 25° con temperature più basse i tempi si allungano molto.
Note:
Le punture sono molto dolorose e possono lasciare piccole cicatrici pertanto è sconsigliato manipolarli, se necessario spostarli io uso un piccolo mestolo oppure una pinza abbastanza lungha. Sono anche in grado di schizzare a circa 50 cm il veleno per difendersi, se si viene colpiti nelgli occhi si prova forte bruciore e non si recupera totalmente la vista anche per due giorni. Personalmente in 2 anni che allevo questi insetti non sono mai stato punto e non ho mai visto il fenomeno degli schizzi di veleno quindi posso affermare che se non vengono stuzzicati eccessivamente sono insetti tranquilli e di facile gestione (con le dovute cautele).
Sono in grado di produrre rumori simili al frinire delle cicale sfregando il rostro su un processo trà le zampe anteriori.
Dotati di ali ma non in grado di volare (anche se ho sentito allevatori che affermano di averli visti volare spesso, o non ho mai visto questo insetti volare o planare usando le ali ).
(Scheda realizzata da Onizuca)
Origine: Africa
Introduzione: Rincote predatore gigante (circa 4 cm) di facile allevamento, la specie più diffusa in terrariofilia.
Alimentazione: Si nutrono di altri insetti, molto usate le larve di dittero, di lepidottero o blatte, ma va bene qualsiasi insetto non predatore. Le prede devono essere di dimensioni inferiori rispetto alla cimice anche se possono predare in "branco" riuscendo così a nutrirsi di esseri più grandi di loro come piccoli topi o lucertole. Questi insetti iniettano nella preda mediante il rostro un veleno proteolitico con effetto paralizzante, predigeriscono così la preda sciogliendola e poi succhiandola.
Quando avvistano una preda solitamente si avvicinano lentamente per poi saltargli rapidamente addosso, la immobilizzano con le zampe anteriori e cercano un punto morbido dove pungerla. Solitamente mangiano una volta ogni 4\6 giorni, sono soggette a cannibalismo in particolare tra età molto diverse anche se questo fenomeno è abbastanza contenibile dando abbondante alimentazione e spazio (5 esemplari adulti possono stare in un faunabox di 35x20x20 senza problemi).
Non è obbligatorio ma meglio mettere a disposizione un piccolo contenitore con dell'acqua
Stabulazione: Va benissimo un contenitore di plastica modificato con una rete o dei buchi per permettere l'areazione o un terrario in vetro, le dimensioni variano in funzione di quanti esemplari si vogliono tenere insieme, per 10 esemplari io ho usato una scatola di 18x40x15 cm. Il terrario va allestito con della sabbia sul fondo e con delle pietre o pezzi di legno o altri elementi scenografici che permettano alle cimici di arrampicarsi e appostarsi per cacciare le prede. Questi insetti sono in grado di arrampicarsi sulle pareti di plastica quindi è necessario chiudere molto bene il contenitore.
Temperatura: Ideale tra 22 e 27°c ma sopravvivono anche a 18°c.
Umidità: Si trovano bene con l'umidità normalmente presente in casa, non richiedono nessuna nebulizzazione per facilitare le mute.
Sessaggio: La femmina ha l'addome leggermente più voluminoso del maschio, questo presenta nell'ultimo urite addominale una capsula genitale abbastanza visibile assente invece nella femmina.
Ciclo vitale: Raggiunge lo stadio adulto in circa 5 mesi in condizioni ottimali (compiendo 5 mute). Gli adulti vivono circa un anno.
Riproduzione: Esclusivamente anfigonica, depongono svariate decine di uova nella loro vita che interrano nella sabbia o lasciano cadere ovunque.
Ho provato a isolare 5 esemplari femmine prima che diventassero adulte per verificare l'ipotesi di partenogenesi ma nessun uovo si è mai schiuso (su un campione di almeno 150 uova).
le uova una volta raccolte si mettono in incubatrice su della carta assorbente o in della sabbia fine leggermente interrate, circa 2\4 mm. (anche le uova che sembrano schiacciate sono fertili) Si deve baganare bene per circa una settimana per riprodurre la stagione delle pioggie naturale, le uova si idrateranno e entro 3\4 settimane si schiuderanno, la temperatura ideale per la schiusa è 25° con temperature più basse i tempi si allungano molto.
Note:
Le punture sono molto dolorose e possono lasciare piccole cicatrici pertanto è sconsigliato manipolarli, se necessario spostarli io uso un piccolo mestolo oppure una pinza abbastanza lungha. Sono anche in grado di schizzare a circa 50 cm il veleno per difendersi, se si viene colpiti nelgli occhi si prova forte bruciore e non si recupera totalmente la vista anche per due giorni. Personalmente in 2 anni che allevo questi insetti non sono mai stato punto e non ho mai visto il fenomeno degli schizzi di veleno quindi posso affermare che se non vengono stuzzicati eccessivamente sono insetti tranquilli e di facile gestione (con le dovute cautele).
Sono in grado di produrre rumori simili al frinire delle cicale sfregando il rostro su un processo trà le zampe anteriori.
Dotati di ali ma non in grado di volare (anche se ho sentito allevatori che affermano di averli visti volare spesso, o non ho mai visto questo insetti volare o planare usando le ali ).
(Scheda realizzata da Onizuca)